giovedì 25 febbraio 2016

Come ridurre le tasse in Italia, il confronto UE

Pressione fiscale in Italia al 43,6%, al quarto posto nella UE: con un sistema di tassazione europeo il contribuente italiano risparmierebbe 557 euro l'anno: dati e analisi.


Un Superministro europeo  e un sistema fiscale comunitario avrebbero un impatto positivo sul contribuente italiano, che alla fine pagherebbe meno tasse: secondo la CGIA di Mestre, il risparmio pro-capite sarebbe di 557 euro l’anno, 34 miliardi di euro in termini complessivi. Come si arriva a questi numeri? Effettuando un calcolo puramente teorico e ipotizzando un’armonizzazione dei sistemi fiscali dei 19 paesi dell’Euro. La pressione fiscale media dell’Eurozona è infatti pari al 41,5% del PIL, che significa 557 euro di tasse in meno rispetto al carico fiscale italiano: è quindi questa la cifra di risparmio medio per contribuente se ci fosse un sistema di tassazione europeo.

=> OCSE: più tasse ai privati, meno alle imprese

In pratica, è stata misurata la pressione fiscale di tutti i paesi dell’Eurozona e sono stati quantificati i maggiori o minori versamenti rispetto all’Italia: in base a questo metodo, è stato calcolato quanto si pagherebbe di tasse se agli Italiani fosse applicato il carico fiscale medio europeo. Il carico fiscale italiano è pari al 43,6%, al quarto posto nella classifica dei paesi della moneta unica, mentre sul podio ci sono Francia (48,1% del PIL) Belgio (47,3%) e Finlandia (43,9%). In termini assoluti, il contribuente francese paga 1.195 all’anno di tasse più di un Italiano, il belga 982 euro, il finlandese 80 euro. Livello fiscale pari a quello italiano in Austria, mentre in tutti gli altri paesi si pagano meno tasse. Il paese più conveniente è la Lituania (27,7% del PIL e 4.221 euro in meno per contribuente all’anno rispetto all’Italia).
Altri dati: in Italia si pagano 1.141 euro di tasse in più all’anno per contribuente rispetto alla Germania, 1248 euro in più rispetto alla Grecia, 2.389 in più rispetto alla Spagna.
tasse europa CGIA mestre
Dalla lettura di questi dati, commenta Renato Mason, segretario CGIA Mestre,
«emerge una forte correlazione tra il livello di centralismo e la pressione tributaria. Vale a dire che la quantità di imposte, tasse e tributi che i contribuenti versano in percentuale del PIL è direttamente proporzionale al grado di centralismo fiscale».
Qui il discorso si complica, perché bisognerebbe analizzare il meccanismo fiscale di ogni singolo paese paragonando tasse dovute allo stato centrale e fiscalità regionale. Comunque sia, si può sottolineare che in Italia il federalismo fiscale ha comportato un aumento delle tasse, dovuto soprattutto alla crescita delle imposte locali.

=> Tasse locali in crescita, la classifica

Secondo il coordinatore dell’Ufficio Studi della CGIA, Paolo Zabeo, per pagare meno tasse il Governo dovrebbe agire
«sul fronte della razionalizzazione della spesa pubblica, tagliando sprechi, sperperi e inefficienze della macchina pubblica. Quanto è stato fatto in questi anni va nella direzione giusta, ma è ancora insufficiente. Inoltre, questa operazione dovrà essere realizzata in fretta, visto che entro la fine di quest’anno bisognerà sterilizzare l’ennesima clausola di salvaguardia di 15 miliardi, altrimenti dal 1° gennaio 2017 scatterà con un sensibile aumento delle aliquote IVA».

martedì 23 febbraio 2016

Elezioni comunali Roma, Alfio Marchini: "Linea dura sui rom

Il candidato al Campidoglio: "Destra e sinistra? I partiti hanno tutti fallito"



Marchini, candidato sindaco al Comune di Roma, è ospite di Stefano Cappelllini a Repubblica Tv. La prima domanda è sulla identità politica di erede di una famiglia di costruttori battezzata "Calce e martello" per i legami del capostipite con il vecchio Pci, al quale regalarano Botteghe oscure: "Io mi muovo nel solco ideologico delle 4 libertà della Am-Lire - è la risposta di Marchini -. Libertà di religione di parola dal bisogno e dalla paura. Ho votato repubblicano la prima volta e poi per persone alle quali mi riferivo. Noi abbiamo avuto a destra il fascismo, ma la posizione di Storace nel sociale oggi è più a sinistra di Renzi. Io credo ci sia la necessità di ridefinire un problema di identità. Dobbiamo costruire una nuova fase. Nessuno di noi deve rinnegare la propria identità politica, io propongo di arricchirla di una nuova esperienza mettendo insieme civismo e politica. Abbiamo contribuito a mandare via Marino perché era il nosto mestiere di opposizione. La società civile non è un mito e ha il dovere di ossigenare la politica".

Corsa al Campidoglio, videoforum con Alfio Marchini - l'integrale


Rom. Marchini ha parlato della questione dei rom: "Io ho una posizione chiara e netta: non sono razzista, però se ci sono persone che vengono in Italia con il presupposto di delinquere e che mandano i propri figli a delinquere ciò non è sopportabile". I rom, sottolinea Marchini, "sono persone che per la grandissima parte, per loro identità, hanno difficolta ad integrarsi. Penso che si debba togliere l'acqua ai piranas, a quelli che vengono qui per delinquere - conclude -. Una volta fatto questo rimarranno solo quelli che vengono qui per lavorare e comportarsi bene".

Sicurezza. "Abbiamo una rete trasversale di parlamentari che ci appoggia e giovedì in Senato presenteremo un ddl sulla sicurezza: un quadro di insieme che affronti i temi dell'accattonaggio, della contraffazione, della prostituzione, del rovistaggio" e il ddl avrà al centro la "sicurezza partecipata", dice il candidato a sindaco. "I cittadini devono essere coinvolti nel Comitato per l'ordine e la sicurezza", continua. "La presentazione avverrà con due persone che ci stanno aiutando - aggiunge - il generale Ugo Marchetti, ex vice comandante della guardia di finanza ed ex vicesindaco di Palermo, e l'attore Riccardo De Filippis, uno degli attori di punta di Romanzo Criminale (nella fiction interpretava il ruolo di "scrocchiazeppi" ndr)".

Marchini: "Destra o sinistra? I partiti hanno tutti fallito"


Corruzione. "A Roma hanno trasformato i nostri diritti in privilegi. C'è una quantità di gente importante che lucrano e vivono su questo sistema di corruzione. In questo Paese non mancano le leggi anticorruzione, manca la volontà di applicarle", dice Alfio Marchini. "Noi abbiamo le idee chiare e c'è una differenza con chi verrà qui a fare campagna elettorale - ha spiegato Marchini - noi abbiamo onorato le speranze dei nostri elettori, gli altri hanno tradito la vostra fiducia"..

Poteri forti. Marchini parla anche dei dubbi sui suoi supporter: "La sinistra in questi 25 anni si è fatta dare uno spartito dalla tv: si ragiona solo per immagini. Il nuovo stadio della Roma è stato presentato da un costruttore (Luca Parnasi ndr) che stimo e io sono della Roma, ma ho votato contro. Noi abbiamo fatto scoppiare lo scandalo di Affittopoli. C'è un problema identitario: io dico non rinunciate alla vostra identità, ma votate per una lista civica".

Roma, Marchini: "Io amico dei costruttori? Ho detto no allo stadio. Totti? Lo capisco..."


Totti. Il candidato sindaco non si è sottratto ad una domanda sulla polemica che ha coinvolto il capitano della Roma Francesco Totti e l'allenatore Luciano Spalletti:  "Io come è noto ho fatto sport per tanti anni, so che serve una disciplina mentale assoluta. Posso quindi immaginare lo stato d'animo di Totti che a quasi 40anni deve ancora rinunciare a mangiare, deve allenarsi. In più lui, che quando diede il famoso calcio a Balotelli disse di averlo fatto perché 'm'ha fatto rosica', è fatto in questa maniera. Quindi è comprensibile che una persona che ha dato alla città cuor, gambe, caviglie, ginocchia, possa dire una parola di troppo. Così come capisco Spalletti che vuole far rispettare delle norme, ma bisogna tutelare le bandiere che abbiamo, che sono un valore. Poi credo sia il momento in cui chi è più forte - Spalletti - deve essere più generoso e rispettare un campione".

Rifiuti. "Spendiamo 130-160 euro a tonnellata per portare fuori i rifiuti. Oggi Roma non è in grado di smaltire la differenziata. Abbiamo speso moltissimi soldi per i cassonetti quando in giro per il mondo ci sono i cassonetti interrati. Se si guarda il piano industriale di Ama non c'è una lira per investimenti. Occorre investire per la differenziata. Il sistema così non va".

Ballottaggio. L'ultima domanda di Cappellini è sul ballottaggio: "Chi voterebbe Marchini nel caso la sua lista non arrivasse al secondo turno?": "Oggi abbiamo tutte le condizioni per arrivare davanti - dice l'imprenditore -. Non mi preoccupo chi appoggiare al secondo turno. La mia preoccupazione è per quei romani
che si recheranno alle urne e il 5 marzo all'Auditorium di Santa Cecilia presenteremo il nostro piano in modo che il cittadino possa aver chiaro cosa va a votare. Io voglio che i romani si concentrino ad entrare nel merito. Non si facciano convincere da divisione fra destra e sinistra, voglio che entrino nel merito. Morassut ha ragione: si deve entrare nelle questioni di merito a prescindere da destra e sinistra. Oggi la dice lunga che Giachetti e il Pd non abbiano un programma".

mercoledì 17 febbraio 2016

'To be or not to be together…' Il compromesso di Tusk per mantenere il Regno Unito nell'UE: una prospettiva ragionevole per l'integrazione europea?

Il 2 febbraio 2016, sul sito web del presidente del Consiglio europeo, è stata pubblicata la lettera che Donald Tusk aveva appena inviato ai membri del Consiglio europeo, i capi di Stato e di governo dell’Europa dei 28, contenente la sua proposta di un “new settlement”, una “nuova intesa”, come si legge nella versione italiana, idonea a mantenere il Regno Unito nell’UE. L’espressione “nuova intesa” riecheggia testualmente la formula “new settlement”, utilizzata da David Cameron nella lettera a Tusk del 10 novembre 2015. Implica, al contempo, per un verso, il dato sostanziale dell’idea di “accomodamento” tra opposte posizioni, di modalità idonea a risolvere una disputa e, per altro verso, il dato formale dell’accordo di diritto internazionale, cui consegnare la soluzione di compromesso raggiunta... (segue)       
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