lunedì 29 dicembre 2014

Capodanno 2015, concerti Roma, Milano, Napoli, Firenze, Venezia

 
Capodanno 2015 in Italia, ecco le piazze più importanti d’Italia, una presentazione dei principali concerti, da Roma a Milano, passando tra Napoli, Firenze e Venezia, conosciamo i principali artisti che si esibiranno in concerto il 31 dicembre.
Capodanno 2015 a Roma
Roma sarà una grande protagonista la notte di Capodanno, tra concerti, spettacoli nelle piazze più famose della capitale che si susseguiranno la notte dell’ultimo dell’anno. Dai Fori Imperiali, Piazza del Popolo, Palalottomatica, Piazza del Quirinale, Piazza Navona, Piazza Venezia e Piazza di Spagna. Al centro dell’attenzione il concerto che si terrà al Circo Massimo, dove si esibiranno i Subsonica. Ma ancora Alessandro Mannarino, Daddy G dei Massive Attack, Gemitaz & Madman e Spiritual Front. Il concerto di questo Capodanno 2015 inizierà intorno alle 21:30 e dalle 22:00 sarà possibile seguirlo in diretta su Raiuno.
Capodanno 2015 a Milano
Una Piazza Duomo gremita di spettatori per Elio e le storie tese & Motel Connection a condurre il grande concerto di Capodanno organizzato dal comune di Milano.
Capodanno 2015 a Napoli
A Napoli per il Capodanno 2015 scenderanno in Piazza del Plebiscito artisti come Gigi D’Alessio & Friends, da Fedez, Francesco Renga, Dear Jack, Enzo Avitabile, Anna Tatangelo, Lina Sastri, Valerio Scanu, Valentina Stella, Biagio Izzo, I Ditelo Voi, Antonio D’Ausilio, Gabry Ponte e tanti altri.
Il concerto inizierà alle ore 21.00 ed andrà in diretta tv a canale 5 e su Rtl.
Capodanno 2015 a Firenze
Il Capodanno 2015 a Firenze si svolgerà alle Cascine, con un concerto nella piazza davanti la facoltà di Agraria. Capofila della serata sarà Mario Biondi.
Capodanno 2015 a Venezia
Il Capodanno a Venezia avrà come sede prediletta il Teatro La Fenice con il Concerto di Capodanno diretto da Daniel Harding: dopo la prima parte esclusivamente orchestrale, entreranno solisti e coro. Piazza San Marco, illuminata da un grande spettacolo pirotecnico, farà da cornice al tradizionale bacio all’unisono.

lunedì 15 dicembre 2014

"Trasparenza della PA, il cittadino al centro" - Resoconto dell'incontro del 4 dicembre 2014

RICEVIAMO E VOLENTIERI DIFFONDIAMO
Gentilissimi,


la ricca e qualificata partecipazione all’incontro “Trasparenza della PA, il cittadino al centro”, tenutosi lo scorso 4 dicembre presso il Ministero per la Semplificazione e la PA - oltre 140 presenti in rappresentanza di 90 amministrazioni - ha confermato il forte interesse di chi opera nei settori della trasparenza, della comunicazione e dell’anticorruzione per un lavoro comune su due asset: la Trasparenza comunicativa, cioè quella che davvero “arriva” al cittadino”, e lo Standard di Servizio elaborato dal Network di Linea Amica, cioè personalizzazione, presa in carico e tempistica certa e tracciabile.

L’occasione fornita dal dibattito sul libro “Lo Stato aperto al pubblico”, di Marco Barbieri e Sergio Talamo - edizioni Sole 24 Ore, 2014 - ha permesso di ridefinire una road map di azioni che il Sottosegretario Angelo Rughetti ha definito di grande utilità per il Governo: il Ministero della PA punta infatti ad una realizzazione concreta e non solo formale della trasparenza nonché ai modelli di Amministrazioni “open”.

Tutte le PA intervenute verranno coinvolte nelle future comunicazioni e nei lavori del Tavolo per la Trasparenza Comunicativa.

Vi inviamo il link alla notizia sull’evento, che contiene le news, i materiali testuali e video e la rassegna stampa nonché i riferimenti agli spazi dove tutto il materiale sul Tavolo per la Trasparenza Comunicativa e su Linea Amica è costantemente aggiornato.

Dallo staff di Formez PA, Area Comunicazione e Servizi al Cittadino, i più affettuosi auguri a voi ed alle vostre famiglie.




Formez PA
Presidenza Consiglio dei Ministri
Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione

Viale Marx, 15
00137 Roma

sabato 13 dicembre 2014

Lambrate. Controllo del territorio, sgomberata area occupata abusivamente

Negli ultimi due mesi 265 interventi per contrastare degrado e abusivismo. A Milano 17 aree occupate oggi messe in sicurezza definitivamente

Marco Granelli Sicurezza e Coesione Sociale Polizia Locale Protezione Civile Volontariato Definizione delle politiche per le attività di Polizia locale



Stamane la Polizia locale ha allontanato da un’area privata occupata abusivamente in zona Lambrate – Rubattino e via Caduti di Marcinelle una quarantina di persone di etnia Rom e ha abbattuto circa 20 baracche. L’intervento era stato programmato qualche giorno fa e si inserisce nell’ambito di azioni di controllo su aree abbandonate della periferia milanese. Negli ultimi due mesi nella stessa area, ovvero in vari punti delle vie Caduti di Marcinelle, Caduti in Missione di Pace, Pitteri, Rombon, Rubattino, Saccardo, Vigili del Fuoco e piazza Rimembranze di Lambrate sono stati effettuati 265 interventi per contrastare accampamenti abusivi, bivacchi, abbandono di rifiuti, atti vandalici e microcriminalità.
“Una presenza continua ma soprattutto azioni tese a trovare a brevissimo soluzioni definitive che riguardano per lo più aree private e abbandonate, un tempo industriali, come la ex Cesi o la ex Innocenti. Con le proprietà è in programma l’abbattimento degli stabili oggi rifugio di senza tetto. Intanto noi procediamo con il contrasto al degrado e l’accoglienza alle famiglie che decidono di iniziare un percorso di inserimento” dichiara Marco Granelli assessore alla Sicurezza e Coesione sociale, Polizia locale.
Per quanto riguarda l’intera area di Milano nel 2014 sono stati effettuati 292 grandi interventi di allontanamento, il doppio che nel 2013, uno al giorno, di cui 191 da aree e edifici abbandonati e 101 di camper e roulottes. In totale sono state allontanate 4.311 persone 963 veicoli. Sono 17 le aree di occupazione in città, liberate e messe in sicurezza e non più utilizzate abusivamente, alcune erano oggetto di occupazione dal 2001.
Sempre nel biennio 2013-2014 sono state accolte temporaneamente nei Centri di Emergenza Sociale di via Lombroso e via Barzaghi 189 famiglie (733 persone) con minori, parte di queste ha avviato un percorso di inclusione sociale in strutture abitative e di queste oltre la metà degli adulti oggi lavora. Fra i bambini in età scolare accolti (0-15 anni) la frequenza scolastica è mediamente del 70%.
Negli anni ’80-‘90 a Milano erano stati costruiti 7 campi nomadi autorizzati (Bonfadini, Chiesa Rossa, Idro, Impastato, Martirano, Negrotto, Novara). Nel 2013 stato avviato il percorso di chiusura e trasformazione di due di essi: via Novara, chiuso lo scorso luglio e via Martirano, trasformato in villaggio ad ottobre dove le famiglie pagano un affitto per l’alloggio.
Sempre contro il degrado delle aree abbandonate l’amministrazione a messo oltre 40 portali, sbarre o recinzioni per impedire l’accesso e il campeggio abusivo e grazie al nuovo Regolamento Edilizio, approvato da questa Giunta, il Comune oggi interviene anche sulle aree private perché se abbandonate al degrado da più di 5 anni vengono rilevate provvisoriamente e destinate ad attività sociali.
Per le attività che riguardano le popolazioni Rom l’amministrazione utilizza risorse economiche che nel 2008 il Governo Berlusconi e il Ministro Maroni avevano destinato e vincolato all’emergenza nomadi (5.691.000 Euro) e che il Comune di Milano con la Convenzione con la Prefettura ha sbloccato nel 2012.

Comunicato Stampa Comune di Milano

martedì 9 dicembre 2014

venerdì 5 dicembre 2014

Van Rompuy, indennità d'oro a spese dell'Ue


Ha lavorato cinque anni in Ue. Per i prossimi tre prenderà 350 mila euro netti. Poi 52 mila all'anno di pensione. Tutto a carico delle finanze di Bruxelles.


Più che un «topo grigio», come lo definì il leader britannico dell'Ukip Nigel Farage, Herman Van Rompuy potrebbe essere considerato un topo dorato.
L'ex presidente del Consiglio europeo, dopo cinque anni di fatiche trascorsi a predicare l'austerity e a guidare i 28 Stati membri, si accinge infatti a godersi una montagna di euro. A partire da una prima tranche di 350 mila euro nei prossimi tre anni. La cosiddetta indennità transitoria.
QUASI 10 MILA EURO AL MESE. A fare i conti in tasca al politico belga sono stati i corrispondenti da Bruxelles del quotidiano inglese Telegraph e del francese Libération, consapevoli che in Paesi come Francia, Italia o Germania i trattamenti salariali dei politici nazionali non sono da meno.
E che l'austerity, dentro o fuori da Bruxelles, è una strategia politica da imporre agli altri, non un modus vivendi.
Secondo i calcoli Van Rompuy potrà percepire per i prossimi tre anni, 9.722 euro al mese (al netto delle imposte e oneri sociali), oppure il 50% del suo vecchio stipendio, ovvero 25.500 euro lordi al mese.

  • Herman Van Rompuy, ex presidente del Consiglio Ue. (Getty)

Sull'indennità transitoria sono applicate le aliquote ridotte

In tutto 350 mila euro di indennità che andranno a gravare sulle casse dell'Unione europea già in difficoltà.
Si tratta di un trattamento sancito da un regolamento europeo del 1967 e che viene riservato a tutti gli ex membri importanti delle isituzioni: non quindi semplici funzionari, ma presidenti della Commissione, commissari, giudici e avvocati generali della Corte di giustizia europea e membri della Corte dei conti.
E quindi anche al presidente del Consiglio Ue, figura istituita nel 2009 dal Trattato di Lisbona.
IMPOSTE SUPERIORI IN BELGIO. Soldi, quelli dell'indennità transitoria, su cui tra l'altro sono applicate le aliquote ridotte della comunità Ue (i funzionari europei sono infatti soggetti a un regime di tassazione europeo, ndr), di gran lunga inferiori alle imposte che Van Rompuy dovrebbe quindi pagare nel suo Paese natale, il Belgio.
Ma non finisce qui. Sul bilancio Ue, quello su cui ogni anno lo stesso Van Rompuy ha cercato di mettere d'accordo i 28 capi di Stato e di governo a fare la loro parte e versare i soldi necessari, ricadrà anche la sua pensione. Quella che in realtà, avendo l'ex presidente del Consiglio Ue già 67 anni, potrebbe prendere sin da ora, se non fosse che l'indennità è ben più cospicua: quindi perché rinunciarvi?
LA PENSIONE PUÒ ASPETTARE. Tra l'altro l'indennità diminuisce solo se, una volta trovato un altro lavoro, i guadagni accumulati superano il suo vecchio stipendio. E per ora Van Rompuy sembra volersi dedicare ai nipotini e a qualche lezione presso le università belghe e il Collegio d'Europa. Piccoli passatempi che non mettono certo a richio il tesoretto.
La pensione, quindi, può aspettare. Poi finiti i tre anni di 'scivolo', Van Rompuy avrà diritto al suo assengo mensile da 4.700 euro netti o 52 mila all'anno. A questa somma, calcola ancora Jean Quatremer di Libération, si aggiungerà inoltre la pensione di vecchiaia da ex parlamentare belga.
Prima di salire ai piani alti del palazzo Justus Lipsius,Van Rompuy è stato infatti membro del parlamento nazionale, ministro, e per un anno anche premier.
IL PROSSIMO È BARROSO. Il vitalizio d'oro l'Ue, oltre che a Van Rompuy, lo riserverà anche al collega José Manuel Barroso. Il portoghese però è stato a capo dell'esecutivo per 10 anni non cinque, e ha anche 10 anni in meno del belga.
Rispetto a Van Rompuy potrà quindi usufruire della indennità transitoria, ma per la pensione dovrà aspettare di aver compiuto 67 anni. Sette anni di sollievo per le casse europee.

LEGGI van rompuy indennità pensione

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04 Dicembre 201