martedì 24 settembre 2013

Scuola, al Quirinale l’inaugurazione del nuovo anno scolastico

 
Roma, 23 settembre 2013 -
Circa 3.000 i ragazzi presenti nel Cortile d'Onore del Quirinale per ascoltare il saluto del Presidente Giorgio Napolitano e del ministro Maria Chiara Carrozza. Costituzione, Integrazione, Legalità, Lealtà nello sport, Ambiente, Lavoro i temi della giornata. Gli studenti che si sono esibiti sul palco sono stati selezionati attraverso un bando di concorso. In platea erano presenti ragazzi scelti fra le eccellenze della scuola e i giovani che partecipano al progetto Erasmus.
Si è svolta anche quest'anno la Cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico promossa dalla Presidenza della Repubblica e dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.

“La scuola oggi - ha detto il ministro Carrozza all’apertura del suo intervento - è sempre più l’istituzione  che unisce gli italiani”.
E' stata dedicata al tema dell'integrazione l'esibizione dei bambini dell'Istituto comprensivo 'Pietro Mascagni' di Prato, città con una forte presenza di immigrati. Il Ministro ha infatti sottolineato nel suo discorso, come in una società globale l’integrazione diventi un fattore di arricchimento e un’occasione per “imparare a orientarsi al mondo” e come la scuola sia il “luogo principe per l’integrazione”.
E citando l’inaugurazione dell’anno scolastico svolta la settimana scorsa a Casale di Principe Maria Chiara Carrozza ha messo in evidenza la centralità del ruolo delle Istituzioni: “Rafforzare la presenza dello Stato è il modo per incidere sulla crescita dei nostri giovani, formando quindi una nuova generazione di cittadini che abbia in sé i valori di solidarietà, senso civico e legalità”.
“La Cittadinanza e la Costituzione – ha aggiunto il Ministro - vanno di pari passo e sono rafforzate, non solo nei programmi scolastici ma nell’attività quotidiana, da quella capacità di ribellarsi davanti ai soprusi e all’illegalità che non è una forma di immaturità bensì il germoglio di una coscienza civile che noi tutti abbiamo la responsabilità di nutrire”.
Nella parte finale del suo intervento il Ministro ha voluto rivolgersi direttamente al Presidente della Repubblica con queste parole: “Sogno un’Italia che sia consapevole dell’importanza dell’istruzione come fattore propulsore per la mobilità sociale. Per questo è fondamentale che le istituzioni prestino costantemente attenzione all’istruzione  e che le risorse utilizzate siano considerate come investimento e non come ‘spesa’”.”La mia esortazione oggi va infine ai giovani: siate pronti a prendere in mano la vostra vita e il vostro paese!”, ha concluso.
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mercoledì 11 settembre 2013

Fattura, ricevuta o scontrino? Obblighi ed esenzioni

Ecco quando imprese e Partite IVA non sono obbligate ad emettere fattura e quando non è necessario neanche lo scontrino o la ricevuta fiscale. 

 
La fattura emessa al cliente dal professionista, e in generale delle Partite IVA,  in alcuni casi non è obbligatoria e può essere sufficiente la ricevuta fiscale; in altri casi non è obbligatorio neppure l’emissione dello scontrino
Esonero fattura
Più in particolare, è sufficiente lo scontrino o la ricevuta fiscale (a meno che il cliente non richieda espressamente la fattura) nel caso in cui si svolga un’attività di:
  • commercio al dettaglio di beni in locali aperti al pubblico, o con distributori automatici, o per corrispondenza, o a domicilio o in forma ambulante;
  • alberghiera;
  • vendita di alimenti e bevande in pubblici esercizi o con distributori automatici;
  • trasporto di persone;
  • prestazione di servizi in locali aperti al pubblico, in forma ambulante o nell’abitazione dei clienti;
  • custodia e amministrazione di titoli finanziari;
  • visite guidate o gite turistiche;
  • svolgimento di operazioni esenti da IVA.
Uno dei dubbi più comuni, sia come cliente sia come esercente attività commerciale, è quando scatta l’obbligo dello scontrino, pratica spesso “dimenticata” nel nostro Paese. Ebbene, niente scontrino obbligatorio, e neppure ricevuta o fattura, nel caso in cui l’attività di vendita preveda:
  • tabacchi e altri beni commercializzati esclusivamente dai monopoli di Stato;
  • carburanti e lubrificanti;
  • prodotti agricoli, nel caso sia applicabile il regime speciale per l’agricoltura;
  • giornali quotidiani o periodici;
  • operazioni relative ai concorsi pronostici e alle scommesse;
  • alimenti e bevande in mense aziendali, interaziendali, scolastiche ed universitarie;
  • servizi da parte dei gondolieri della laguna di Venezia;
  • servizi didattici per il conseguimento della patente;
  • servizi di parrucchieri, barbieri, estetisti, sarti e calzolai che svolgano la propria attività in caserme o ospedali, mediante convenzioni stipulate con Pubbliche Amministrazioni;
  • cartoline e souvenir, se venditori ambulanti privi di strutture motorizzate.
L’esonero dall’emissione degli scontrini, inoltre, è previsto per le catene di vendita al dettaglio facenti parte di un gruppo societario (in pratica, le catene con tanti punti vendita), che superino i 10 milioni di euro di fatturato di gruppo, purchè inviino telematicamente all’Agenzia delle Entrate l’ammontare dei corrispettivi giornalieri.
Lo prevede l’articolo 34, comma 55 del Dl 179/2012 (Decreto Sviluppo Bis), che ha esteso ai dettaglianti le regole che si applicano alla Grande Distribuzione, cioè gli esercizi commerciali definiti di media e grande struttura di vendita ai quali viene richiesta una superficie superiore a 150 metri quadri, se ubicati in Comuni con popolazione inferiore a 10mila abitanti, o superiore a 250 metri quadri se la popolazione è più numerosa. Anche in questo caso l’esonero comporta l’0bbligo di trasmettere all’Agenzia delle Entrate i corrispettivi quotidiani derivanti dalla vendita (distinguendo per negozio e per giornata di lavoro).